LA TRADIZIONE CONTINUA COI GIOVANI

UN COMPITO NON FACILE QUELLO DEI «MASSARI» CHE OGNI ANNO SI PRODIGANO PER MANTENERE VIVA LA CONSUETUDINE
FUOCHI DI LUGLIO, LA TRADIZIONE CONTINUA COI GIOVANI
Fabio Micheletta e Matteo Tirelli rappresentano l’anima civile delle grandi feste di luglio 

Rapallo –  Da secoli rappresentano l’anima civile delle Feste di Luglio. Un compito non facile quello dei «massari», che ogni anno si prodigano per mantenere viva una tradizione centrale nella storia di Rapallo. Fabio Micheletta (massaro del Sestiere Cappelletta) e Matteo Tirelli (Sestiere Seglio) sono tra i giovani che hanno raccolto il testimone del rito secolare. Entrambi nati nel 1983, raccontano quello che, per loro, significa contribuire all’organizzazione delle Feste. «Sin da bambino ammiravo quegli uomini, giovani e anziani che vedevo brulicare tra i mortaletti e seguire impavidi la sparata del Panegirico – esordisce Matteo – E’ l’immagine impressa nei miei ricordi di quella genuina passione che mi ha spinto a collaborare attivamente a mantenere sempre viva questa tradizione secolare». Una tradizione che col tempo, gioco forza, è andata incontro a cambiamenti. Perché è mutata la città ; per via delle normative per la sicurezza sempre più stringenti. Ma anche a causa della congiuntura economica che, negli ultimi anni, ha in certo qual modo avuto voce in capitolo. «Purtroppo, per via della crisi, effettivamente si sono abbassati di molto i liquidi disponibili alle famiglie – sottolinea Fabio – chi prima donava 5 euro in occasione della questua, ora è sceso a 1 euro». Non manca tuttavia chi, con vena critica, puntualizza come i contributi comunali stanziati per la realizzazione di sparate e fuochi artificiali potrebbero essere spesi per la messa in atto di opere di pubblica utilità . Su questo punto, i massari sono di tutt’altro avviso: «Le Feste di Luglio sono una delle poche attrazioni, o forse l’unica, rimaste a Rapallo per i turisti – prosegue Fabio – penso sia giusto spendere qualcosa per questo evento che pubblicizza la nostra città ». «Chi critica le Feste, probabilmente lo fa perché non vi partecipa – fa eco Matteo – Trovo quindi singolare considerare uno spreco di soldi un evento che porta ogni anno numerosi turisti nella nostra città , i quali alimentano l’economia dei nostri alberghi, ristoranti ed attività  commerciali».

Fonte: http://www.ilnuovolevante.it/login.php?artID=1958065
Il nuovo Levante

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