Epitaffio per l’Eucalyptus delle “Nagge”

PE L’OUCALITTO DE NAGGE EPITAFFIO PER L’EUCALYPTUS DELLE “NAGGE”
Ciao erboo antïgo,
‘na gran botta e… no ti gh’ë ciù.
Ne sgömenta o vêuo in to çê,
sbiadîa e scölörîa
a perdise in to mâ;

Ne stördisce ö sô,
che a têu grande ömbra
ciù a no l’addösisce
e no savemmo dönde trövâ scampo.

Sensa pröfûmmo a l’è l’äia,
grixo ö giardin:
ninte ciù gianchi frûti in te l’autûnno,
né giäno ciûvî de fiöri a primavera.

Ciao cäo Oûcalitto,

da dûxento anni ti ne amiâvi:
indûlgente.

Quande ö vedeiva e têu frasche,
ö barcajöu in sce l’önda,
ö capîva d’ëse in porto,
e chi passâva de chì, vedendöte
tûtt’assemme doppo ‘na cûrva,
ö saveiva d’ëse a cà.

Ti ne vöivi ben,
e in to cazze
no t’ë faeto mâ a nisciûn,
a despêto do desgabibbo di ommi.

Grazie erboo amïgo,
ôa ti te erzi maestöso e fiero
in ti giardin da memöia
de tûtti nöiâltri.

Addio albero antico
uno schianto… e non ci sei più
ci sgomenta il vuoto nel cielo
sbiadito e incolore
a perdersi nel mare.

Ci stordisce il sole
non più filtrato dalla tua grande
ombra e non sappiamo
dove trovare rifugio.

Senza profumo è l’aria
grigio il giardino:
niente più bianche bacche in autunno
né gialla pioggia di stami a primavera.

Addio caro Eucalyptus.

Da due secoli ci guardavi
benigno.

Quando scorgeva la tua chioma
il barcaiolo sull’onda
capiva d’essere in porto
e il viandante, vedendoti
ad un tratto dopo una curva
sapeva d’essere a casa.

Tu ci amavi e
nella caduta
non hai nociuto ad alcuno
malgrado l’incuria degli uomini.

Grazie albero amico
ora ti ergi maestoso e fiero
nei giardini della memoria
di ognuno di noi.

Rapallo, ö vintidûi de settembre do 2006

Il crollo dell'Eucalyptus delle Nagge

Il crollo dell'Eucalyptus delle Nagge

Era un’istituzione: il vecchio eucalipto crolla alle 10,30 alle Nagge, devasta i bagni Ariston, con la proprietaria, Patrizia Per- rone, che la scampa solo per aver lasciato pochi minuti pri- me del crollo la cassa del bar dello stabilimento balneare. La pianta secolare stava venendo monitorata dai giardinieri del comune, sul posto per un sopralluogo. Sono stati loro a udire i primi scricchiolii, segna- le del cedimento imminente, e a fare rapidamente evacuare l’area prima che il vecchio al- bero si rovesciasse a terra. A vedere le condizioni del legno, nel cuore della pianta, si scopre una formazione fungina che lo aveva eroso dal di dentro. Fini- sce con fragore e per fortuna senza danni alle persone la vita di un piccolo monumento citta- dino, che era ormai entrato a far parte della fisionomia e del folclore del lungo mare di Rapallo.

Immagine storica dell'eucalyptus delle Nagge

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